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Faccenda complicata questa che attiene alla fisica quantistica (alla quale rimando) ma che ha  in qualche vago modo a che fare anche con gli eventi reali che  parrebbero avere un qualche riferimento con quel paradosso.

Quando noi percepiamo un evento reale e diciamo che è una coincidenza in realtà stiamo osservando un fenomeno sincronico.

Quell’evento ha queste specifiche caratteristiche in quanto è portatore di un significato che coincide con un identico significato di un qualche evento psichico che ben ci riguarda ma che ci è totalmente inconscio, rispetto al quale cioè siamo completamente inconsci.

Possiamo non comprendere il significato di quello specifico evento (ed il suo nexus con il corrispondente evento psichico) ma sta di fatto che esso è portatore di significato in quanto  lo abbiamo notato, proprio perché “ci abbiamo fatto caso”.

E’ come se ogni singolo evento che incontriamo nel nostro vivere quotidiano fosse costituito contemporaneamente da due parti , un evento ed un non-evento.

Quando notiamo l’evento e ci facciamo caso , e talora per le sue caratteristiche lo definiamo perfino una  “coincidenza”, significa che esso in qualche modo ci ha colpito (e talora perfino ferito) in quanto esso è un “contenitore”, un significante che sta veicolando proprio in quell’istante un qualche significato.

Un qualche significato diretto specificatamente alla nostra coscienza .

Ciò accade anche sé , come di norma accade , nessuno o ben pochi comprendono quel significato .

Il fatto di essere accaduto e di essere stato notato dimostra che quell’evento ha comunque assolto il suo scopo verso la coscienza dell’interessato.

Verso la sua coscienza , preciso, e perciò quasi sempre, come al solito, nella totale inconsapevolezza dell’ego.

Quando un evento reale invece non colpisce proprio per nulla, anche se lo percepiamo, è come se quell’evento fosse la parte oscura di esso fosse cioè un non-evento.

Ogni evento perciò, come il gatto di Schrodinger ,  esiste e non esiste contemporaneamente.

Esiste se  è portatore di significato e contemporaneamente non esiste se invece è sterile, asettico, privo di un qualche significato che ci attiene, che ci attenga  (e che ci attinge).

Facciamo un esempio.

Un individuo è molto interessato alle cose della politica Ha una sua idea politica ben radicata ed argomentata, segue i giornali , si incazza quando vede i dibattiti alla tv o quando ne discute con altri e così via.

Per lui gli eventi della politica esistono e come.

Li segue tutti , ne conosce i retroscena, i personaggi, i dettagli e così via.

Quegli eventi sono per lui assolutamente incombenti.

Via via che la sua  terapia procede con successo ed egli continua a prendere coscienza dei suoi contenuti istintuali inconsci costui ritira le proiezioni che quei contenuti avevano attivato sugli oggetti e sugli eventi reali.

A causa di ciò quest’ultimi cominciano per il nostro soggetto via via a scolorire , ad andare sullo sfondo e a confondersi con esso.

Quegli eventi politici che tanto lo assorbivano e lo facevano anche incazzare un po’ alla volta per lui perdono di interesse fino a diventargli indifferenti.

Quegli eventi lentamente scompaiono dal suo orizzonte degli eventi e perdono per lui ogni significato.

Sono diventati eventi non-eventi.

Come il gatto di Schrodinger essi per il nostro individuo contemporaneamente esistono e non esistono.

 

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