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Ogni esperienza vissuta diventa direttamente parte della coscienza.
Le informazioni che la definiscono ed il significato delle quali sono portatrici strutturano fin dal momento della percezione e fin dall’inizio della percezione possibile una specifica area di coscienza.
L’esperienza diventa quindi, non appena percepita, coscienza (la coscienza costruisce con le sue informazioni ed i suoi significati sé stessa, una specifica area di coscienza).
La mamma gatta che lecca accuratamente ogni piccola parte della pelliccia e del corpo dei suoi cuccioli insegna loro da una parte ad aver cura della propria pelliccia e del proprio corpo e dall’altra parte comunica con questo suo comportamento affetto ed amore.
Il quale richiama, “costella”, dall’inconscio dei cuccioli affettività ed amore istintuali rendendone di essi partecipa la loro piccola coscienza.
Che viene perciò attinta da quella istintività sia che provenga “dall’esterno” sia che provenga “dall’interno”.
Assolve la stessa funzione l’allattamento ed il conseguente contatto fisico (a diversi livelli: il senso del gusto, il contatto tattile delle labbra e della bocca, il contatto delle zampette contro il ventre , il loro premere alternativamente per estrarre più latte, ecc.) tra il cucciolo e la madre.
Nel gatto adulto l’essere carezzato richiama perciò felici memorie infantili che lo rendono ancor oggi felice così come il contatto con un morbido cuscino.