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A partire dal momento della sua formazione iniziale (e poi nel corso di tutta l’esistenza) la coscienza continuamente acquisisce dalla realtà sensibile dei pattern, dei modelli, delle forme con le quali poi può riconoscere, per comparazione, i vari e svariati aspetti della stessa realtà sensibile.
Il pattern potrebbe ben essere considerato l’unità minima di informazione.
Non è possibile ovviamente escludere che la coscienza abbia in sé o acquisisca dall’inconscio dei pattern di origine genetica cioè preformati.
La coscienza dissociata può darsi che sappia fare bene solo questo: Patternè comparazioneè riconoscimento.
E sapendo fare solo questo applica la stessa tecnica nei processi emulativi emulando continuamente vari aspetti della realtà (essendo chiusa alla possibilità di acquisire informazioni di una certa fondatezza dal proprio inconscio ).
Anche qui: Pattern (acquisito nell’infanzia dall’ambito parentale) è comparazione (con un qualche aspetto della realtà) è acquisizione emulativa( e costruzione di una qualche protesi del falso sé).
In altri termini la coscienza dissociata non fa e non può fare altro che costruire comportamenti emulativi che siano compatibili e congruenti con i pattern acquisiti nel corso dell’imprinting infantile.
Ovvero la coscienza-bambina non fa e non può fare altro che imitare comportamenti infantili emulandoli da altri comportamenti infantili della realtà.
Rimanendo eternamente infantile (attenzione si tratta di una condizione psichica pericolosissima : le infezioni psichiche di massa , tipo il nazismo, sono possibili grazie a queste condizioni psichiche).
Torniamo a bomba.
I vari pattern acquisiti, necessari per riconoscere i vari aspetti della realtà, hanno però probabilmente un’altra funzione.
Essi sono utilizzati dall’inconscio nel corso del sonno come potenziali contenitori cioè come significanti cioè come simboli onirici.
L’energia significante dell’inconscio (che ha come sorgenti il rimosso e tutti gli altri contenuti del Sé e dell’inconscio stesso) illumina volta a volta alcuni di questi contenitori secondo un progetto , un “Discorso” (cifr. Eraclito) che proviene dal Sé dell’individuo.