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Il gatto un maschio sterilizzato un po’ aggressivo dormicchia su una sedia e sotto un grosso maschio non sterilizzato e piuttosto aggressivo mangia sotto la sedia.
Il gatto di sopra lo guarda forse infastidito da questa presenza.
Quando il gatto aggressivo finisce di mangiare e va via il gatto stando sopra la sedia comincia a dare zampate a vuoto sotto il sedile della sedia .
Dapprima c’era il bisogno istintivo di aggredire il grosso gatto più aggressivo che però era evidentemente frenato dalla paura .
Una volta che quest’ultimo gatto si è allontanato la libido che aveva prima caricato il bisogno istintuale (che era stato dapprima frenato dalla paura) si scarica ora nel comportamento agito , anche se con zampate a vuoto.
Questa cosa dice diverse cose che non riguardano solo i gatti..
Così come nella coscienza esistono i patterns (innati o acquisiti con l’esperienza) che servono per riconoscere la realtà in essa esistono anche dei modelli preformati di comportamento che vengono azionati dall’istinto e dalla corrispondente carica libidica.
Ma esiste anche nella coscienza una immagine dell’ambiente (il gatto più grosso e più aggressivo) che frena (verrebbe da dire ragionevolmente) l’azione istintuale .
Tranne consentire , a pericolo passato, lo scarico libidico ed istintuale quando l’azione non è più pericolosa ed autolesionista.
- Pattern: Riconoscimento dell’oggetto. << individuazione del pattern corrispondente all’oggetto << coscienza percettiva << oggetto nella realtà
- Modello comportamentale: Visione della realtà sospinge >> Istinto e la sua carica libidica >> che attivano un corrispondente modello comportamentale nella coscienza << viene temporaneamente frenato dalla paura e rimane in stand bye >> (a pericolo passato) l’istinto ed il relativo modello di comportamento agiscono il comportamento prima frenato e represso nello scarico libidico