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Sempre con la solita implacabile premessa:
”Ciò che si intuisce ha il “sapore” della verità. Ma senza una verifica sperimentale il giudizio sulla sua fondatezza deve restare sospeso”.
L’universo collassa “in un punto” e nello stesso istante in cui la materia ritrova il suo stato originario, una “pappa” indifferenziata in cui tutto è fuso insieme, l’energia che si libera da tale pappa , da tale fusione , genera una immane esplosione nucleare , il Big Bang.
Lacerti di materia indifferenziata si espandono dappertutto e via che che si raffreddano danno origine un po’ alla volta all’Universo.
La differenziazione “costruirà” dapprima la materia elementare (molecole, atomi, elettroni ,ecc.) e poi via via tutto il resto (galassie, soli, pianeti , buchi neri , ecc.).
Della “ botta” inziale però quella materia conserverà in sé traccia.
In quanto quella botta ha generato in ogni atomo , molecola ,elettrone , ecc. della materia in formazione una polarizzazione delle modificazioni quantiche (le molle cariche) che portano in sè memoria e traccia della condizione originaria di quella materia indifferenziata , modificazioni quantiche che generano in quella materia una forza attrattiva , una spinta verso ogni altra materia, una spinta attrattiva verso quella originaria indifferenziazione.
Come a dire la “nostalgia” verso lo stato originario della materia indifferenziata , seppur conosciuto da essa per un micronanoistante, una silenziosa ma potente forza attrattiva di ogni atomo, molecola , elettrone ecc. verso tutto gli altri loro simili per fondersi in essi.
Insomma , in altre parole , la forza di gravità.
Sappiamo però anche che l’Universo è ancora oggi in espansione.
Cioè si espande grazie alla forza inerziale residua di quella originaria grande spinta iniziale.
Due forze si sono generate, una espansiva ed una attrattiva , le quali si sono “condensate” nell’Universo attuale e le quali sono tracciate e descritte nelle orbite dei pianeti : Il punto, il luogo, la via ellissoidale di equilibrio dinamico tra la forza attrattiva (la gravità) e la forza repulsiva (la residua spinta inerziale che fa espandere l’Universo).
Dall’altra parte di quella materia indifferenziata ante Big Bang rimane traccia nei buchi neri che di quella materia originaria indifferenziata ,di potente forza attrattiva, sono lacerti.
Accumulano in loro stessi altra materia elementare rendendola “pappa” indifferenziata in speranzosa attesa di raggiungere la massa critica che innescherà una esplosione nucleare da fusione , generando un nuovo Universo.