E’ la tana il rifugio, il tetto che ti protegge sopra la testa.
Naturalmente bisogna tenerla pulita ed in ordine .
Tanto pulita ed in ordine che in taluni questa attività benemerita diventa perfino una malattia che risucchia la propria vita e quella degli altri dietro a scope e detersivi.
La casa in un gran numero di casi è il simbolo della coscienza .
E l’attività, talora ossessiva e compulsiva all’ordine ed alla pulizia , svela che alla coscienza è stata insegnato a suo tempo solo di rimuovere e censurare, castrare e spazzare via.
Per cui ogni contenuto inconscio, ogni istinto, ogni sentimento o emozione viene immediatamente spazzato via.
Si sa è tutta roba che “sporca”.
In taluni casi la casa è invece simbolo dell’inconscio.
Alcuni individui amanti degli animali tengono chiusi in casa gatti ed altri animali ed impediscono loro di uscire pur avendo fuori casa , cortili e giardini.
Ed i poveri animali passano il loro tempo a grattare le porte, le zanzariere, ed i vetri che impediscono loro di andare fuori.
Altre volte la casa/inconscio è il luogo dove accumulare di tutto.
Si stipano dappertutto, in un caos totale, oggetti, carte , sacchetti di immondizia in un disordine polveroso che non lascia spazio a nient’altro.
Una bella rappresentazione del loro inconscio nel quale i contenuti istintuali vanno verso l’anarchia e la marcescenza.
Poi c’è E.T “telefono casa”.
L’extraterrestre confinato sulla terra , dotato di poteri risanatori, il quale ambisce raggiungere la sua casa/coscienza e realizza il suo sogno grazie al bambino che lo accudisca e lo protegge (…:di un bimbo è il regno – Eraclito fr. 48).
A proposito di casa di solito nella coppia la donna rappresenta la coscienza e l’uomo l’inconscio , il Sé, il fallo.
Quest’ultimo come simbolo della capacità di comprendere di sé, della funzione intuizione.
Ed il possessore del fallo è spesso vittima di una donna/coscienza che lo tiene al guinzaglio.
E l’uomo/fallo , inconsapevole di sé, talora cerca di liberarsi non della sua coscienza castratrice ma della sua incolpevole donna sulla quale proietta la propria castrazione.
Talora a seconda delle occasioni i ruoli si invertono ed il teatrino riprende con personaggi a ruoli invertiti.