Questa presa di coscienza ,la quale avviene lentamente un significato dopo l’altro, incontra lungo il suo percorso resistenze di sempre maggiore intensità le quali tendono a somatizzarsi dolorosamente.

In questa fase del lavoro è importante la propria capacità di resilienza senza lasciarsi fuorviare da interpretazioni razionaliste.

Il punto di arrivo di questa parte del processo , dopo le varie integrazioni significato dopo significato, saranno due sogni nei quali il primo rappresenterà la presa di coscienza della coscienza percettiva (profondamente castrata dall’imprinting infantile ) ed il secondo la presa di coscienza dell’intero Sé a questo livello di coscienza.

Immediatamente dopo avviene il collegamento di questa parte della coscienza con il suo patrimonio istintuale così come è già avvenuto per la coscienza cognitiva.

La difficoltà di quest’ultima fase del lavoro dipende dal fatto che è proprio contro la coscienza percettiva, la più esposta rispetto alla realtà sensibile, si è accanita la comunicazione sensibile, ricca di significati castranti,  dell’ambito parentale .

Senza contare la necessità di dover “costruire” ,sulla base delle intuizioni , delle teorie di fisica quantistica (che coinvolgono  perfino il Big Bang) che sembrerebbe “vere” ma sulla cui fondatezza non c’è modo di sapere alcunchè.

Roba da fisici quantistici , nella quale  sono stato trascinato per necessità di processo ma delle cui teorie qui esposte , in tutta sincerità, non mi potrebbe fregare di meno.

Essendo l’obiettivo assolutamente PRIMARIO  il prendere coscienza di sé.

 


 

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