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La sterilizzazione degli animali implica l’asportazione chirurgica dei testicoli nei maschi e delle ovaie e dell’utero nelle femmine.
Tale asportazione non azzera però l’istinto sessuale. Essa toglie a questo istinto il mezzo fisico necessario per l’esercizio e la soddisfazione della sessualità nonché del bisogno riproduttivo.
Che tali istinti rimangano attivi è dimostrato dalla presenza in tali animali di comportamenti residuali ma inequivocabilmente di natura sessuale.
Negli esseri umani la castrazione psichica impedisce invece agli istinti sessuali , ma non solo, di rendere operativi nella coscienza i modelli comportamentali in essa innati.
La plasticità del cervello e l’adattamento sociale costruisce successivamente come può, ed a seconda della intensità della castrazione primaria, le strutture di protesi per riuscire a far vivere all’individuo (maschio o femmina che sia ) , in un modo o nell’altro, in qualcuno dei modi possibili, la sua sessualità.