L’inconscio si esprime per rappresentazioni.
Esso non dice la cosa in sé ma continuamente la metadice.
L’individuo inconscio, verrebbe da dire in conseguenza, anch’esso si esprime per rappresentazioni.
Egli non dice la cosa in sé (nemmeno quando pare che la dica) ma continuamente, in molti modi e con molte diverse tipologie di linguaggi, la metadice.
L’inconscio e l’individuo inconscio parlano perciò di fatto, e non potrebbe essere diversamente, lo stesso linguaggio.
Capire dell’inconscio è capire dell’individuo e capire dell’individuo è capire del suo inconscio.