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Narra la leggenda, o forse è solo nella fantasia dell’autore, che Francesco Xaverio Geminiani in una tempestosa notte del 1736 tra il sonno , peraltro tormentoso,  e  la veglia ebbe una visione .

Vide davanti a sè una immensa  foresta ricca di alberi secolari e fiori. E felci che allungavano le grandi fogli in tutte le direzioni .

E liane spioventi dai grandi alberi e strani fiori colorati.

Tra i tanti alberi danzavano felici Elfi e Folletti e Ninfe.

Tutti quanti gli sorridevano felici.

Correvano tra i prati e le erbe una quantità di animali delle specie più svariate , pavoni e tigri, furetti e pappagalli coloratissimi, serpenti e cinghiali.

Enormi ragnatele con i suoi abitanti brillavano sotto lame di sole che si infiltravano tra gli intricati rami.

In piccoli stagni guizzavano pesci delle più svariate forme e colori.

Una voce gli sussurrava lieve, ripetendo più volte :Tutto questo sei TU !.

Al risveglio ancora frastornato si sedette , impugnò il suo violino e compose il concerto  “La foresta incantata”.

Non capì mai quel fortunato musicista che la sorte gli aveva donato la visione del suo meraviglioso inconscio.

 

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