In letteratura i fenomeni di sincronicità più noti sono quelli descritti dal fisico , premio Nobel per la fisica, W. Pauli.
Riassumo :Ogni volta che W. Pauli entrava o semplicemente passava vicino ad un qualche laboratorio scientifico qualcuno dei tanti delicati strumenti di quel laboratorio si rompeva.
La cosa era talmente nota che quando si preannunciava la visita in un qualche laboratorio dell’importante fisico i ricercatori di quel laboratorio si precipitavano a mettere in salvo gli strumenti più delicati e costosi.
Altri fenomeni di sincronicità li ha descritti C.G. Jung.
Rifuggo dal descrivere i pur numerosi casi riferiti dalla esperienza soggettiva.
Nel corso di un fenomeno di sincronicità un evento psichico (per esempio un sogno) portatore di un qualche significato trova riscontro temporale (sincronico appunto) in un qualche evento reale della propria realtà sensibile, evento reale nel quale si individua lo stesso significato dell’evento psichico.
Nel caso del fenomeno di sincronicità quindi è come se il significato inconscio si proiettasse sull’evento reale sincronico.
Nel caso di Pauli i laboratori scientifici erano sicuramente proiezioni della sua coscienza inconscia e nel corso del suo processo psichico (era stato in terapia analitica con Jung) gli eventi psichici inconsci che lo “attraversavano” venivano proiettati sugli strumenti del laboratorio generando appunto un evento sincronico.
Ma questo che significa ?.
Significa che chi osserva in sé e nella realtà del proprio ambito dei fenomeni di sincronicità non è ancora psichicamente centrato.