Occorre dire che le conseguenze dell’imprinting infantile, imposto dall’ambiente parentale, sono conseguenze ineluttabili.
Il rapporto tra un imprinting distorto e distorcente rispetto alla psiche infantile ed alle sue esigenze di sviluppo e di crescita e le sue conseguenze nella stessa psiche (e nei comportamenti e nella vita del soggetto) stanno l’uno all’altra in un rapporto diretto di causa ed effetto.
Occorre però anche dire che esistono diversi livelli di crescita della condizione istintuale dell’individuo.
In conseguenza di ciò l’azione comportamentale conscia, inconscia ed a livello psichico dell’ambiente parentale infantile è comunque sia azione istintuale , quale che sia il suo risultato più o meno catastrofico sulla psiche infantile.
Cioè è azione complessiva obbligata rispetto al livello di sviluppo istintuale di quell’ambito.
E’ per questo che in psicoanalisi non ha alcun senso affermare “è colpa del padre” oppure “è colpa della madre “ ecc., ecc.
Così come le conseguenze comportamentali nella vita del soggetto sono un effetto obbligato rispetto all’imprinting che lo stesso soggetto ha subito così quell’imprinting stesso, così come si è strutturato, è effetto obbligato della condizione psichica ed istintuale dell’ambito parentale nel quale il soggetto è vissuto.
Rispetto alle rigidità di questi rapporti di causa ed effetto per fortuna ci sono da una parte le innumerevoli risorse della capacità adattativa della psiche umana e dall’altra parte la psicoanalisi.