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L’individuo dissociato da sé coltiva dentro di sé una miriade di grandi paure.
Teme la morte, la malattia, i ladri, la diversità, il vicino di casa, quella che abita di sotto o di sopra  e via ammucchiando a caso.
Ma in realtà l’individuo dissociato da sé teme due cose che sono le grandi paure della sua esistenza e che derivano direttamente dalla sua 
condizione psichica.
La prima paura è la paura dell’invasione.
La sua coscienza sclerotizzata , piccola, con una visione del mondo microscopica ed ottusa  teme l’invasione dei contenuti dell’inconscio,
 teme di esserne soffocata, superata, radicalmente mutata.
La sua sclerotizzazione e la sia incapacità di capire  fanno vivere all’individuo costantemente la sua grande paura ma le impediscono di 
comprendere che l’accettazione consapevole di quei contenuti è la strada per la liberazione dell’individuo, la strada per il suo benessere 
e la sua salute, la via per diventare finalmente un essere umano adulto che coltiva da adulto la propria grande umanità..
La seconda paura è il terrore della follia.
La dissociazione da sé implica una compressione sempre crescente dei contenuti dell’inconscio con un costante incremento del contenuto 
energetico dell’inconscio stesso.
Energia che dovrebbe essere investita nella crescita psichica e che invece rimane segregata nell’inconscio  e produce nell’individuo (e 
talora negli altri) danni sempre più severi.
Un giorno potrebbe verificarsi il caso che quella energia riesca a sfondare con qualche contenuto particolarmente sovraccarico la 
coscienza distruggendola in tutto o in parte.
Ed è psicosi ed è follia.
Queste grandi paure non rimangono però segrete nel cuore e nella mente dell’individuo , nel segreto della sua vita.
Esse essendo collettive si inverano sincronicamente nella realtà sociale di questo secolo.
La paura della invasione e la paura della follia sono là nelle nostre società ed oggi esse si espongono e si rappresentano, nella realtà 
viva  che passa davanti ai nostri occhi atterriti,  nelle sue forme più atroci e crudeli.
Ci espongono e ci rappresentano quei significati terribili e quelle paure che ci illudevamo di nascondere per sempre dentro di noi.
 

 

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