Le negazione del Sé dell’individuo da parte della coscienza dissociata implica automaticamente una compressione severissima della autonomia e della indipendenza dell’ego  , della sua capacità di libera scelta  (pur nei limiti fisiologici illustrati nella pagina “Autonomia ed indipendenza).

Insomma un azzeramento pressoché totale della sua specificità di essere umano.

L’animale inconscio di sé vive e sopravvive grazie al suo patrimonio istintuale ma da questo orizzonte è inevitabilmente e rigidamente condizionato e determinato.

L’individuo inconscio di sé ed assoggettato ad una coscienza dissociata  o peggio castrante  vive a sua volta  una condizione di deprivazione relativamente alla sua autonomia ed indipendenza molto simile a quella dell’animale inconscio.

Conservando più o meno integre tutte le illusioni consolatorie possibili che gli evitano l’impatto devastante che la conoscenza della propria  condizione psichica gli provocherebbe.

In questo una potente funzione consolatoria svolge il narcisismo.

Che consente all’individuo dissociato di continuare a coltivare le proprie  illusioni accecanti e auto consolatorie impedendogli di cadere in una profonda depressione  e nell’angoscia.

Cosa che puntualmente accade quando una frustrazione intensa subita dal suo Narciso fa cadere il sipario oscurante delle illusioni.

 

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