Andando avanti con il processo si potranno osservare che taluni comportamenti del tutto involontari ed inconsapevoli , taluni impercettibili micromovimenti corporei tendono talora a spingere verso risultati avversi.
Tanto per fare un esempio: Si allunga il braccio e si urta “involontariamente” un bicchiere pieno e lo si rovescia sulla tovaglia oppure lo si urta facendolo rompere.
Come se il micromovimento corporeo potendo “scegliere” * tra allungare il braccio e non toccare nulla e “scegliere” di allungare il braccio ed urtare qualcosa facendo danni “scegliesse” quest’ ultimo “comportamento”.
Il complesso di castrazione che abbia a suo tempo attinto la coscienza neuronale, in una coscienza già dissociata dall’inconscio, dalla istintualità e dal Sè , sospinge quella coscienza ed i comportamenti e le azioni verso “scelte” sempre negative.
Non c’è nulla di magico o di misterioso in ciò.
La coscienza neuronale è composta da neuroni i quali possono “scegliere” * tra due posizioni tra di loro opposte:stato chiuso o stato aperto.
Sospinti dal complesso di castrazione sono indotti a “scegliere” sempre verso la soluzione peggiore.
E’ facile immaginare che se ad una coscienza viene imposto dall’imprinting un orientamento contrario all’inconscio, alla istintualità ed al Sé il risultato sarà l’odio e non l’amore, l’avversione e non l’empatia, il respingere e non l’accogliere e così via.
Di conseguenza l’intelligenza razionale (la funzione razionale che la sottende) “vedrà“ davanti a sé sempre e solo due vie: il bianco od il nero, destra o sinistra, chiaro o scuro.
Essendo la coscienza dissociata impossibilitata ad utilizzare la parte che in essa ha modalità di funzionamento quantistico (la quale resta perciò inerte) non potrà utilizzare di quella parte della coscienza i meccanismi che la fisica quantistica ci ha fatto conoscere relativamente a certe modalità di funzionamento della materia elementare.
(*) Questo verbo è qui usato impropriamente . La spinta del complesso di castrazione verso il movimento impercettibile il quale crea situazioni avverse (l’azione neuronale da esso indotta la quale a sua volta induce tali movimenti) non è mai causale ma bensì obbligata.
Si tratta com’è ovvio di una potente coazione a ripetere che induce su una possibile alternativa duale sempre la scelta avversa.
Si immagini in una coscienza completamente soggiogata da quel complesso quali potranno essere le “scelte” inconsapevoli dell’individuo.