.
Per prima cosa distinguiamo tra l’evento reale , la sua rappresentazione simbolica ed il significato di cui questa rappresentazione riferisce :
- Un cronista assiste ad un incidente stradale va al giornale e scrive l’articolo. E descrive l’evento , le sue implicazione ecc.. E’ ben chiaro che l’incidente è un evento reale e la sua narrazione giornalistica è una RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA (costruita con parole, verbi ,ecc.) di quell’evento reale.Ed anche questa narrazione apparentemente asettica qualcosa dice di contenuti inconsci del suo estensore.
- Un tempo gli scienziati di allora cercavano attraverso dei processi alchemici di trasformare il piombo in oro. La narrazione di questi processi è giunta fino ad oggi. C. G. Jung intuisce che la narrazione di quei processi è ANCHE una RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA la quale significa nei suoi passaggi di un processo di crescita psichica e del bisogno di trasformazione e di arricchimento da parte di coscienze dissociate.
- La passione del Cristo e la sua drammatica crocifissione sono un evento storico la cui narrazione è giunta fino ad oggi. Ancora C. G. Jung intuisce che questa narrazione è ANCHE una RAPPRESENTAZIONE SIMBOLICA la quale significa di un processo di crescita psichica e della presa di coscienza del Sé (la crocefissione del Cristo).
Detto questo si osserva che qualsiasi INTERPRETAZIONE, ripeto e sottolineo INTERPRETAZIONE, in quanto tale è opinabile.
Fosse essa scritta in caratteri d’oro sulla pietra basaltica essa in quanto interpretazione è sempre opinabile e quindi modificabile.
Chiunque abbia sufficiente capacità intuitiva per intravedere in qualsiasi rappresentazione simbolica e conseguente interpretazione un nuovo diverso significato rispetto a quello consolidato, foss'esso impresso anche a caratteri di fuoco sul granito, è legittimato ad introdurre rispetto a quella una nuova e diversa interpretazione.
Ciò in quanto tutto ciò che è o è stato prodotto dalla mente umana , considerate le condizioni psichiche di massa , può essere e deve essere sempre rimesso in discussione quando ce ne sia la necessità.
Imparare a distinguere tra cronaca o verità storica , tra le loro narrazioni (cioè rappresentazioni simboliche) e tra le corrispondenti interpretazioni è vitale per ogni salute mentale.
Saper distinguere tra verità storiche o presunte tali e rappresentazioni simboliche che, simbolicamente appunto, le raccontano ed i rispettivi significati è uno dei modi per riconquistare sè stessi.
Fermo restando ovviamente il diritto e la libertà per chiunque di credere in ciò che vuole e l'obbligo per tutti gli altri di rispettare quelle fedi.
A questo punto soccorre ciò che giustamente sosteneva Groucho Marx :"Dio è morto, Carlo Marx è morto e nemmeno io mi sento tanto bene".