Occorre stare molto attenti a questa domanda che taluno frequentemente si pone . Essa è apparentemente solo una domanda ma anche , in psicoanalisi, un sintomo.
Significa che si proietta sulla realtà sensibile, sugli “altri”, quella parte della propria coscienza che interfaccia la psiche individuale con la realtà sensibile. Con gli “altri” appunto.
Significa che questa parte della propria coscienza è ancora inquinata da protesi del falso sé che vengono proiettate su quella realtà.
E’ inutile come si fa di solito dire che agli “altri” non importa nulla di noi, che non siamo al centro del mondo .Quella preoccupazione ,in taluni ossessiva, significa che il lavoro di integrazione delle parti del proprio Sé non è ancora terminato.
Significa che alcune di queste parti sono ancora inconsce e di esse non si ha coscienza.
Per dirla con un vecchio linguaggio :fanno ancora parte della propria Ombra.
Quando si finirà di pensare “cosa pensano gli altri di me ?” ciò significa che si è a buon punto con il lavoro.