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Come l’inconscio comunichi alla coscienza ciò che in quel momento gli sta particolarmente sul gozzo , lo sappiamo.
La funzione onirica produce un sogno il quale cerca di comunicare alla coscienza, in linguaggio simbolico, il tormentone che in quel momento affligge l’inconscio.
La funzione intuizione della coscienza traduce quel messaggio simbolico in significato e la coscienza , dapprima obtorto collo, lo assume in carico.
Mette questa informazione appena ricevuta insieme a tutte le altre in una specie di grande cesto e fa una elaborazione complessiva del tutto. Ed essa quindi muta.
Un poco.
Facile …ora.
E questo processo è la psicoanalisi.
Quello che non sappiamo è però molto.
L’inconscio assume nella infanzia certe informazione dalle esperienze infantili ed il più delle volte sono esse esattamente le cose che gli stanno più sul gozzo.
Ma l’inconscio ha anche altro da dire alla coscienza .Deve comunicarle, descrivere qual’è la reale natura dell’individuo.
E qui si apre un problema .
Come fa l’inconscio a sapere qual’è la reale natura dell’individuo ?
Qual è la sua fonte di informazione ?.
Il sospetto è che questa fonte sia il codice genetico individuale.
Così come il codice genetico presiede e dà informazioni circa la costruzione e la crescita del corpo umano è legittimo sospettare che esso sia anche la fonte delle informazioni per la costruzione della immagine della reale natura dell’individuo nella sua coscienza.
Il cosiddetto “Sé”.
Ad un livello più basso rispetto alle cellule sia sa che esse sono costituite da atomi e molecole.
Da nuclei e da sciami di elettroni.
Non si sa come questo livello interagisca con il funzionamento delle cellule, neuroni ecc. di cui quelle particelle sono i componenti.
Sappiamo però dalla osservazione dei fenomeni di sincronicità che il mutamento psichico, grazie alla interpretazione dei sogni, induce un mutamento anche nell’ambito della realtà dell’individuo.
Mutamenti nella realtà taluni dei quali sicuramente indotti da comportamenti inconsapevoli dell’individuo stesso ma altri che sarebbero inspiegabili se non si potesse ipotizzare una qualche connessione tra la psiche umana ed il mondo della materia elementare.
Mondo da quei mutamenti psichici in qualche modo , in molti modi influenzato.
Leggendo qua e là si scopre che molti analisti sospettano l’esistenza di queste connessioni.
E naturalmente puntano lo sguardo verso il mondo non della fisica classica ma bensì della fisica quantistica.
In un mondo cioè dove impera il dualismo onda-particella.
Non è certo un caso che un dualismo simile investa anche il linguaggio simbolico.
Il simbolo onirico infatti quando riesce ad entrare, interpretato, nella coscienza porta in essa un significato (cioè una informazione) ed insieme un certo quid di energia (o se si preferisce di libido).
Arricchendola perciò in due diversi modi.
Il simbolo ha perciò carattere duale, esso è insieme significato ed energia, veicola informazione ed energia.
E’ interessante parallelismo osservare che questa dualità si riscontra anche nella natura della luce ed ancora nella natura degli elettroni.
Essi hanno infatti duplice natura corpuscolare ed ondulatoria.
Se lo spin dell’elettrone potesse pensarsi come un bit , una unità elementare di informazione, si potrebbe anche pensare che un gruppetto di elettroni veicoli , come il simbolo onirico , informazione ed energia.
Quando un significato/ energia entra nella coscienza ciò la muta ed in corrispondenza muta anche l’inconscio ed in corrispondenza muta anche in qualche altro modo il soma , la sintomatologia, lo stato d’animo, la personalità, il modo di essere , il modo di stare al mondo, le abitudini, gli atti coattivi, i sentimenti, le emozioni, la realtà d’ambito, la visione del mondo e quant’altro.
Insomma una rivoluzione, la tanto temuta rivoluzione .