L’apprendimento per imitazione è la forma di apprendimento prevalente in modo assoluto nei bambini , nei cuccioli dei mammiferi ed in genere negli adulti rimasti psichicamente infantili in quanto è stato a suo tempo bloccato il loro processo di crescita.

E la forma dell’apprendimento senza comprensione , senza l’utilizzazione cioè dei processi mentali superiori.

Tanto per intenderci quella forma di apprendimento tipica della scolarità.

Si tratta come si intuisce di un processo di apprendimento assolutamente acritico e passivo.

Alla nascita , per quanto se ne sa e per quanto è dato sapere, l’inconscio del bambino è una pagina bianca.

E così la sua coscienza.

Una psiche avida di apprendere dall’ambiente circostante, dall’ambito familiare infantile.

Il modo in cui quella psiche apprende potrebbe essere appunto il modo di apprendimento per imitazione.

La coscienza percepisce l’esperienza reale attraverso i sensi e dai comportamenti (comportamenti, comunicazioni verbali, gestualità, toni della voce, ecc.) dell’adulto di riferimento apprende.

Apprende per imitazione dal significante ma ne apprende anche il senso.

Che deposita nel suo inconscio.

Sappiamo però che non esiste solo la comunicazione sensibile ma che esiste anche la comunicazione subliminale, la comunicazione cioè tra inconsci.

Grazie ad essa l’inconscio del bambino riceve informazioni strutturanti dall’inconscio dei genitori.

E si struttura ad immagine di esso.

L’inconscio dei genitori è libero ,vitale, ecc.? L’inconscio del bambino si struttura in sua conformità.

L’inconscio dei genitori è soffocato dal rimosso ?

L’inconscio del bambino segue per imitazione.

L’inconscio dell’adulto è totalmente o parzialmente dissociato rispetto alla coscienza ?

L’inconscio del bambino impara la dissociazione da sé.

Rinforzato in questa strutturazione dai comportamenti sensibili dei genitori stessi i quali naturalmente non possono che comportarsi secondo la loro configurazione psichica e quindi confermare, in altra forma a livello di comunicazione sensibile, la loro condizione psichica inconscia.

Lo  stesso processo di apprendimento si instaura nel corso della terapia analitica tra analista e paziente.

Da una parte una comunicazione sensibile orientata alla comprensione e dall’altra parte una comunicazione subliminale (il transfert) orientato all’apprendimento per imitazione.

L’inconscio dell’analista è stato liberato ?

Il paziente apprenderà una nuova configurazione dell’inconscio .

La coscienza dell’analista è scevra di pregiudizi e di blocchi ?

Il paziente apprenderà una nuova forma di coscienza.

Ed in conseguenza di ciò predisporrà la propria psiche ad attivare e proseguire autonomamente il proprio personalissimo processo di crescita psichica bloccatosi nel corso della infanzia.

La terapia non crea un clone del’analista (ciò almeno auspicabilmente ed in base al livello di coscienza e di consapevolezza dell’analista stesso) .

Al contrario riconcilia l’individuo con sé stesso e lo mette sulla strada della propria crescita psichica, sulla strada del riconoscimento del proprio esclusivo Sé.

 

 

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