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Che il transfert ed il controtransfert sia una forma di comunicazione subliminale sorretta da flussi di elettroni che viaggiano da un inconscio ad un altro è da considerare solo una congettura, a dir poco avventuristica.

Se essa avesse un qualche fondamento si pensi cosa potrebbe significare  riuscire a decrittare il rapporto tra  i vari stati quantici degli elettroni che attingono l’inconscio nel corso del transfert e la comunicazione che tali stati veicolano e che si rappresenta simbolicamente nei sogni.

Si farebbe un bel passo avanti nella conoscenza scientifica (sia della materia elementare sia della natura umana sia dei processi evoluzionistici.).

Addirittura all’insieme della materia elementare che costituisce l’intero universo si potrebbe dare anche un nome in omaggio a C.G. Jung.

Lo si potrebbe chiamare “Inconscio collettivo” .

Ma non inconscio collettivo della specie umana ma inconscio collettivo dell’intero Universo.

 

 

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