Di eventi sincronici in queste pagine si è parlato molto.
Si è parlato molto del loro essere eventi reali ed insieme rappresentazioni simboliche.
Si è parlato molto del loro rapporto con l’inconscio individuale e con i processi in corso di sviluppo al suo interno.
Se un individuo nella sua vita ha subito una grave perdita, un evento intensamente doloroso o fortemente traumatico questa esperienza di
particolare intensità segnerà profondamente la sua coscienza ed il suo inconscio .
La percezione della sofferenza e del dolore vissuto a seguito di quella esperienza è stata molto intensa, anzi troppo intensa, ed allora la
coscienza la parzializza, la filtra impedendo che essa possa danneggiare la coscienza stessa.
Una parte di quella intensa sofferenza viene perciò rimossa e non subisce perciò la terapeutica elaborazione del lutto.
Viene perciò rimossa e rimane latente nell’inconscio guardata a vista dalle potenti e specifiche difese della coscienza.
(Per inciso talora nei sogni queste vigili difese si rappresentano simbolicamente come i carabinieri, i vigili , le forze dell’ordine ecc.).
Rimane rimossa nell’inconscio a macerare , ad avvelenare la vita di chi ne è inconsapevole portatore.
Se l’individuo attiva un percorso di crescita nel corso di esso ad un certo momento può avverarsi nella realtà un evento sincronico che
quel trauma di partenza, quel lutto doloroso va a rappresentare.
In quel processo di sviluppo la coscienza ha raggiunto un livello di crescita e di maturità un po’ superiore rispetto a quello minimo od
infimo iniziale.
L’evento sincronico rappresentativo attivato dalla forte energia che investe lo specifico rimosso nell’inconscio produrrà la sua rappresentazione
a benefico della coscienza dell’individuo.
Va a rappresentare l’intensa esperienza negata ed nello stesso tempo alleggerisce in parte il carico energetico che quella esperienza negata
radicava nell’inconscio.
E l’evento sincronico assolve così a qualcuna delle sue diverse funzioni, ad alcuni degli scopi del suo manifestarsi ed esistere.
L’inconscio viene in parte alleggerito così del pericoloso carico di energia che lo opprimeva e si apre la possibilità di un nuovo fronte:il sintomo
di conversione.
Non essendo la coscienza in grado di sopportare il pur residuo carico di sofferenza rimossa il sintomo di conversione la rende comunque
manifesta e percepibile.
Esami, analisi e controanalisi, Tac e quant’altro e l’individuo è fisicamente sano come un pesce.
Eppure il sintomo persiste , disturba , si fa sentire e come.
Il rimosso ha trovato una ulteriore forma di auto-rappresentazione questa volta ad un livello energetico meno intenso rispetto al livello investito
nell’evento sincronico.
L’avvicinamento alla soglia della coscienza della tragica esperienza iniziale ha fatto un ulteriore passo avanti.
L’energia investita nella esperienza rimossa si è ulteriormente alleggerita e finalmente l’esperienza rimossa ed il suo dolore possono manifestarsi
nella sede sua propria : nel simbolo onirico.
Ed attraverso esso e la sua interpretazione l’antica esperienza tragica, il forte trauma iniziale viene finalmente portato alla coscienza.
E perciò disattivata la sua carica disturbante.
Dell’evento sincronico e dei sintomi di conversione non si era fin qui parlato relativamente ad alcune delle loro funzioni, ad alcuni dei loro scopi
terapeutici.
Gli eventi di queste ultime settimane me ne hanno dato ora l’occasione.