La terapia analitica sblocca i nodi che impediscono la crescita spontanea della coscienza contribuendo ad aprire, finalmente ,un canale di comunicazione tra i contenuti dell’inconscio e la coscienza ed inoltre contribuendo alla nascita della funzione intuizione nella coscienza stessa.
La terapia analitica che è tutto un: parliamo dei tuoi sogni, parliamo degli eventi che hai notato, parliamo della tua storia familiare nonché dei tuoi comportamenti, dei tuoi sintomi o dei tuoi pensieri disturbanti.
Parliamo di tutto e mentre parliamo l’analista cerca di capire e cerca insieme di capire le proprie emozioni, i propri sentimenti ecc. ecc..
E quando non parliamo l’analista cerca di capire dai propri sogni cosa gli dice il suo inconscio in proposito.
Tutto qui !!.
Ad un certo momento la terapia è finita. Ed il percorso di crescita della coscienza dell’altro prosegue spontaneamente ed autonomamente.
Ogni tanto si osserva questo sviluppo spontaneo e da molte cose si comprende il suo percorso.
La coscienza ora , grazie alle esperienze ed ai risultati della terapia, viaggia da sola e comincia ad ampliarsi un po’ alla volta.
Ad un certo momento, grazie a questo ampliamento, essa comincia ad individuarsi e a notare le proprie problematiche (seppur proiettate sul mondo).
Successivamente comincia a distinguere sé stessa dal proprio complesso di castrazione , dal quale comincia a prendere le distanze.
Sia chiaro:L’individuo cresce psichicamente ma non cresce in consapevolezza e non riesce perciò a distinguere tra le figure reali e le proprie figure fantasmatiche.
E perciò continua a proiettare tutto sulla realtà.
Ed è il monitoraggio di queste proiezioni e del loro mutare a svelare l’avanzare del processo che si sta svolgendo dentro quella coscienza.
E si va avanti così fino a che è consentito osservare.