La condizione dissociativa , con particolare riguardo a quelle afflitte da più o meno severi complessi di castrazione, viene di norma più o meno malamente compensata , per quanto riguarda i comportamenti e la ideazione , dall’adattamento alla realtà acquisito anche grazie al potente potere omologativo che l’ambito sociale impone agli individui dissociati.
Ma per quanto quella condizione venga mimetizzata e sepolta essa sotto la spinta istintuale dell’inconscio evolve la sua condizione e in molti modi diversi si rappresenta nel soma o nei comportamenti.
In particolare il complesso di castrazione, il quale ha nel suo nucleo fondante il principio di distruzione e di auto distruzione, può ad un certo punto dell’esistenza indurre l’individuo all’azione con conseguenze catastrofiche per gli altri e per l’individuo stesso.
In questa ipotesi occorrerebbe ascrivere i tanti comportamenti terroristici che hanno seminato e seminano dolore e morte in molti angoli del mondo.
Certo si possono applicare a questi comportamenti distruttivi ed autodistruttivi moltissime analisi sociologiche, economiche, religiose e quant’altro.
Tutte analisi che ignorano l’esistenza del motore primo di quei comportamenti, motore che risiede nel profondo della psiche di codesti individui.