La coscienza percettiva è quella parte della coscienza che elabora i segnali che le pervengono attraverso i sensi e restituisce all’ego l’immagine sensoriale della realtà sensibile.
Grazie ai pattern memorizzati l’ego è in grado , in base alla decodifica che la coscienza percettiva fa dei segnali sensoriali, di riconoscere che quell’oggetto è un automobile, che quel suono è un clarinetto, che quel gusto è delle patate al forno, che quell’odore è odore di fumo ,che ciò ci ha appena sfiorato è una carezza.
Parrebbe che questa parte della coscienza non possa ricevere comunicazione da parte dell’inconscio ma può riceverne ,attraverso i sensi , solo dalla realtà sensibile.
Il mutamento di questa parte della coscienza è particolarmente importante dato che l’imprinting infantile è questa parte della coscienza che ha attinto a suo tempo per prima strutturandola ad immagine della situazione psichica dell’ambiente parentale infantile.
Ed è questa strutturazione più o meno distorta che distorce la percezione sensoriale facendo attribuire all’ego significati distorti a ciò che percepisce.
La coscienza percettiva riceve comunicazione solo dalla realtà sensibile.
Ed allora si capisce di più la funzione dei fenomeni di sincronicità.
Tali fenomeni , eventi reali, sono anche rappresentazioni simboliche di contenuti inconsci i cui significati svolgono nei confronti della coscienza percettiva esattamente la stessa funzione che i significati dei sogni svolgono nei confronti della coscienza cognitiva.
E sono sincronici in quanto nel corso del processo di crescita i significati di quegli eventi attingono la coscienza percettiva più o meno nello stesso periodo in cui analoghi significati attingono la coscienza cognitiva grazie ai sogni.
Ed allora si capisce di più la funzione dei sintomi somatici i quali sono anche rappresentazioni simboliche di contenuti inconsci, vere e proprie grida di aiuto di quei contenuti nei confronti della coscienza percettiva.
Ed allora si capisce di più la funzione e la indispensabilità della terapia analitica , della terapia della parola, la quale si rivolge in partenza ed in primo luogo a questa parte della coscienza per cominciare ad attivare il processo di crescita.
Certo più avanti nel corso della terapia si attiverà anche la comunicazione subliminale via transfert e controtransfert.
Ma tutto inizia e può iniziare solo dal dialogo terapeutico.