Mi torna alla memoria un episodio di molti anni fa.

Prima lo racconto e poi vediamo che cosa significa.

“Un giorno sul luogo di lavoro uno  porta un piccolissimo cucciolo di cane  di  meravigliosa bellezza .

Avendo io all'epoca i bambini piccoli gli chiedo se me lo fa portare a casa per qualche ora in modo da mostrarlo ai bambini.

Lui acconsente,  io carico in macchina il cucciolo e vado a casa.

Avevo dimenticato che in casa in quel periodo avevo una mamma gatta che aveva appena partorito i suoi cuccioli.

Non appena entrato in casa e la gatta   mi vede con  il cucciolo di cane  in braccio mi aggredisce e si aggrappa  sul mio polpaccio  con tutte e venti  le sue unghie. Contemporaneamente il cagnetto terrorizzato mi orina addosso. 

Capisco subito di aver fatto una cavolata e ,distaccata la  gatta dalla gamba,  riporto il cucciolo indietro.”

Il rapporto tra coscienza dissociata e contenuti istintuali dell'inconscio č  simile a questo episodio.

Non appena il contenuto inconscio affiora alla coscienza essa reagisce attaccandolo e respingendolo violentemente.

Con la conseguenza che quel contenuto, il quale  geneticamente si aspetta invece dalla coscienza calorosa accoglienza , si ritrae nell’inconscio , terrorizzato*.

Se quell'episodio rappresenta emblematicamente il rapporto tra il contenuto inconscio e la coscienza dissociata rappresenta anche la reazione dell'uomo della strada e di taluni scienziati all'affioramento di ogni nuova idea: Si bloccano terrorizzati piuttosto che mettersi seduti e riflettere.

(*) Non attribuisco a caso  emozioni e sentimenti ai contenuti inconsci castrati e rimossi. Essi, quelle emozioni e quei sentimenti, ogni volta che dei significati di quei contenuti si prende coscienza, affiorano alla coscienza e vengono percepiti, ora per allora.

 

 


 

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