Ricapitoliamo un po’.
Il simbolo onirico è un contenitore portatore di significato (cioè di informazione) e di energia (o di libido se si preferisce).
Il processo di trasformazione del simbolo in significato (cioè il capire il significato del simbolo onirico) trasporta dall’inconscio alla coscienza da una parte informazione del Sé e dall’altra parte energia.
Ciò arricchisce la coscienza e contribuisce al suo mutamento.
Nel corso della terapia l’interpretazione dell’analista porta conoscenza alla coscienza dello stesso (arricchendo la sua consapevolezza) ed energia alla coscienza del paziente.
Quando il gradiente di energia tra inconscio e coscienza del paziente raggiunge un livello accettabile e non più pericoloso per la coscienza stessa la comunicazione tra inconscio e coscienza gradualmente si riapre .
La terapia è finita, il processo di crescita nella psiche del paziente riprende il suo corso autonomamente dopo il patologico blocco subito nella sua infanzia.
Il bilancio però non torna , il circuito non è ancora chiuso: Ogni volta che l’analista passa energia alla coscienza del paziente, contribuendo a farla mutare, il paziente chiude il circuito a livello di realtà pagando la parcella al suo analista.
Il problema della malattia mentale e della dissociazione da sé sarebbe allora un forte e patologico gap energetico (di energia del Sé ovviamente chè di energia ed informazione “malata” il paziente ne ha ricevuto a sufficienza nella sua infanzia) tra inconscio e coscienza.
Un gap tanto intenso da bloccare la coscienza nelle sue difese paralizzando fin dalle sue origini il processo di crescita.
Quando il gap diventa accettabile e non più pericoloso per l’integrità della coscienza (o detto in altro modo quando Animus o Anima riprendono a funzionare) la terapia è finita ecc. ecc..
Le strade della conoscenza sono infinite e l’idea del gap me l’ha dato ,ma pensa un po’, il romanzo “Canne al Vento” di Grazia Maria Cosima Damiana Deledda , Premio Nobel della Letteratura (la classe non è acqua !).
In sostanza in questo romanzo il servo fedele alle due sorelle muore nello stesso giorno in cui una delle due sorelle sposa il ricco proprietario.
Rappresentazione che metadice quanto ho scritto sopra : Nel momento in cui subentra Animus , nel momento in cui Animus comincia a funzionare , del servo fedele, dell’inconscio, non c’è più bisogno in quanto ai suoi contenuti ci penserà ora Animus a trasferirli alla coscienza.
Due sorelle si badi !!.La coscienza cognitiva e la coscienza a specchio appunto.