.
Ogni tanto Gloria attraversa il giardino ed ogni volta dice sempre la stessa cosa:”Devi togliere le vecchie ragnatele sotto il portico.”
Passa un altro giorno e brontola di brutto per via delle ragnatele che inargentano molte piante e qualche albero.
Al centro delle quali grossi ragni dall’aspetto feroce pascolano.
“Quelle piante con le ragnatele ,vedrai, moriranno !!”.
Non ho nulla contro i ragni né contro ogni altro vivente ma è evidente che i ragni e le ragnatele dicono a Gloria molto di più di ragni e di ragnatele.
Il carico simbolico che appesantisce queste figure e che tanto irrita la donna va capito.
In effetti il ragno e la sua ragnatele tendono a sovrapporsi ed a coprire le foglie ed i rami.
Una natura che si sovrappone e ne nasconde un’altra.E a dire di Gloria, venefica per la natura sottostante.
Il tanto temuto e disprezzato ragno rappresenta per Gloria , e non solo per lei, l’odiato falso sé il quale ha disteso la sua “ragnatela” su quella parte della coscienza del Sé che è innata nella coscienza, nascondendola e opprimendola.
Il ragno, la rappresentazione nel reale del falso sé e delle sue innumerevoli protesi, la ragnatela (un tipo di natura che si sovrappone alla coscienza date le sue condizioni, un tipo di natura che può essere lontanissima dalla reale natura dell’individuo) è apparentemente l’odiato nemico che impedisce la normale crescita psichica dell’individuo.
Blocco del quale il falso sé e le sue protesi non sono la causa ma uno dei suoi effetti.
Vallo a spiegare a Gloria !!.
“Ma si, vedrai che domani passo la scopa e tolgo via tutte le ragnatele !!”.
(“Ma quando mai !. Il ragno (l’animaletto a otto zampe) è a casa sua e mi sta anche simpatico. Che faccia pure quello che vuole !!”).