Si parla qui di simboli.

I primi due sono simboli cioè rappresentazioni (tra le tante)  del Sé inconscio dell’individuo.

Il Sé è a sua volta una rappresentazione che dice (che metadice) della totalità (fisica, biologica, psichica, ecc.) dell’individuo stesso.

Di questa totalità occorre prendere coscienza nel corso del lungo percorso di crescita psichica.

Se la crescita psichica avviene in consapevolezza (cioè grazie alla interpretazione intuitiva della pluralità di contenuti dell’inconscio) si prende coscienza del proprio Sé sviluppando anche la conoscenza di esso.

Occorre distinguere: Si può essere coscienti di sé e non avere nessuna conoscenza né del processo che si vive per giungere a questo risultato né della pluralità di componenti inconsci che costituiscono il proprio Sé.

La forma di parmigiano (uno dei tantissimi simboli onirici) rappresenta invece un mandala.

Rimando agli scritti di C.G. Jung per conoscerne la pluralità di forme (e la forma di parmigiano non è tra quelle descritte da Jung !).

Il mandala rappresenta la totalità della conoscenza di sé.

Mentre il serpente rappresenta la totalità del Sé inconscio (e quindi la cosa in sé) il mandala rappresenta , nel caso di presa di coscienza in consapevolezza, la totalità della conoscenza di sé.

 

 

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