Ricapitoliamo.
Il transfert è una forma di comunicazione subliminale tra inconsci.
Grazie ad un fenomeno assolutamente naturale, istintivo e del tutto al di fuori della volontà cosciente l’inconscio oppresso e soffocato dal rimosso e dai contenuti del Sé non integrati dalla coscienza non appena trova un inconscio liberato da tutto ciò attiva un meccanismo di comunicazione tra sé stesso e quell’inconscio.
La condizione è un rapporto onesto ed amorevole di comunicazione cosciente tra esseri umani.
I contenuti dell’inconscio oppresso , nel corso di quel rapporto , vengono comunicati via via all’inconscio liberato , di solito quello dell’analista (ma come vedremo non solo) , .
Essi si manifesteranno nei sogni dell’analista il quale li interpreterà e, nel corso del dialogo di cui sopra con l’altro, in qualche modo, in molti modi, comunicherà questi significati alla sua coscienza inducendola al mutamento.
Fenomeno assolutamente naturale , spontaneo, istintivo.
Ad un certo punto la coscienza del paziente avrà superato i propri blocchi castranti e si sarà attrezzata al punto giusto per proseguire da sola senza l’ausilio dell’analista il suo processo di crescita.
La terapia è finita.
Risaliamo all’origine.
In un mondo perfetto immaginiamo una madre che abbia completato il proprio processo di crescita psichica (non importa se in consapevolezza o meno) e un padre che abbia fatto lo stesso.
I loro inconsci sono liberi da rimosso e da contenuti non integrati, le loro coscienza sono adulte ed hanno sviluppato spontaneamente la rispettiva capacità intuitiva.
Alla nascita del bambino e nel corso della infanzia il rapporto di amore tra madre e figlio (e tra padre e figlia) incoraggerà , al di fuori da ogni consapevolezza, i contenuti dell’inconscio del bambino o della bambina ad utilizzare l’inconscio liberato dell’adulto come by-pass.
La coscienza dell’adulto , la quale ha integrato i contenuti del proprio Sé e tutte le funzioni della coscienza, opera la trasformazione del significante in significato di quei contenuti inconsci e li “somministra”, nelle varie forme di comunicazione possibile, alla coscienza del figlio o della figlia.
Ad un certo momento , ritengo verso l’adolescenza , la coscienza del ragazzino o della ragazzina si sarà attrezzata in modo completo per continuare da sola il proprio processo di crescita psichica integrando nella propria coscienza i propri istinti sessuali.
Fenomeno assolutamente naturale , spontaneo, istintivo.
In un mondo perfetto, ovviamente, nel migliore di mondi possibili.
In questo mondo invece c’è , per fortuna, la psicoanalisi.