.                  

Questo gatto intrigante è utile anche qui.

Prima della osservazione non sappiamo se questo gatto è vivo oppure  morto oppure  vivo e morto oppure  non vivo e non morto.

Pensate allo stresso di sto povero gatto che per conoscere finalmente il suo stato deve aspettare che l’osservatore apra la scatola !.

Come sia l’inconscio, i suoi contenuti istintuali, la sua energia ,ecc.  non lo sa nessuno.

Né a quanto pare è possibile saperlo.

Il gatto di Schrodinger è chiuso esattamente in quella scatola psichica.

Sto gatto recluso dallo stato sconosciuto  da segno di sé illuminando delle immagini che chiamiamo simboli onirici.

Che sono appunto solo immagini virtuali cioè rappresentazioni di  cose delle quali nulla sappiamo.

Di “gatti”  dei quali non conosciamo lo stato, la condizione , la natura e quant’altro.

Nell’istante in cui l’osservatore apre la scatola (interpreta intuitivamente il significato di quel simbolo onirico) allora si scopre che la scatola con quel simbolo voleva rivelarci  esattamente quel significato.

Non solo.

Grazie a questa “osservazione”  una certa quantità di energia entra nella coscienza .

Diamo a questo quid di energia il nome di  “libido”.

Ma prima qual’era lo stato , la condizione , la natura di questa energia che il processo di osservazione ha trasformato in libido ?.

Il gatto tace.

Non possiamo conoscere lo status del gatto nella scatola ma possiamo ipotizzare.

Prima che il contenuto istintuale dell’inconscio si trasformi in significato e libido esso ristagnava nella scatola in uno stato la cui natura e la cui energia era totalmente diversa.

Si può presumere che questa condizione ignota sia la natura elementare della materia (molecole, atomi, elettroni che veicolano energia e comunicazione , ecc.).

Una condizione cioè pre-neuronale.

Se questa è la natura del “gatto” oltre a ciò ben poco sappiamo di essa.

Sappiamo però che l’osservazione/interpretazione opera su quella natura una trasformazione che sposta significati ed energia da uno stato all’altro, dall’inconscio alla coscienza.

In altre parole si ipotizza che l’energia della materia elementare “agita” l’inconscio ed i suoi contenuti mentre la libido “agita” la coscienza.

Il processo di trasformazione opera insieme e sinergicamente operando dal simbolo onirico (immagine energizzata dall’inconscio)  al significato e dall’energia della materia elementare alla libido.

Si può pensare che ove l’energia dell’inconscio  non riesca ad ottenere il suo sbocco “fisiologico” nella coscienza , grazie a quella trasformazione, essa venga  investita, deviandone l’impiego, nel sintomo e nella patologia psicosomatica.

Avendo come suo campo di azione possibile ogni cellula, ogni nervo, ogni muscolo ,ogni processo biochimico ed ogni organo dell’organismo.

La c.d. “sublimazione” è una delle tante deviazioni possibili rese inevitabili da un processo di trasformazione “fisiologico” negato e reso impossibile dalla coscienza dissociata e castrante.

Completiamo il tutto con un sogno:”Un bambino posa un bicchiere sulla tavola apparecchiata. Ciò scatena la furia del padre che ha in mano una bottiglietta di succo di frutta avvolta in un sacchetto di carta .Lui la sbatte ripetutamente sul bordo di una sedia fino a frantumarla e con essa si colpisce ripetutamente  il corpo ferendosi nella mano e nel corpo”.

Traduciamo: L’azione dell’inconscio del portare un qualche suo contenuto istintuale nella coscienza scatena la reazione castrante della coscienza infantile dissociata  la quale però non può “colpire” l’inconscio ed i suoi contenuti ma devia,   in qualche modo, quella furia  contro il corpo (leggi sintomi psicosomatici).

P.S.: Sulla base del circuitare della comunicazione e del principio di simmetria la libido non investita nella coscienza e nella sessualità subirà un ulteriore processo di trasformazione retrogrado ritornando nell’inconscio verso il suo stato originario.

 

 

 

 

Torna alla home pageTorna alla pagina indici Giugno 2019