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A partire dal momento della nascita (e forse anche poco prima) la coscienza infantile lentamente si attiva.
Processo complicato che procede in sincronia con il corrispondente sviluppo del cervello , sviluppo che di per sé dura diversi mesi se non anni.
L'infanzia è di solito definita "felice" forse anche per questo periodo transitorio di attenuazione funzionale della coscienza .
Al risveglio mattutino e giornaliero è possibile che per entrare a regime la coscienza/cervello ripercorra , in pochi istanti o minuti (per qualcuno anche qualche ora), l'intero processo vissuto fin dalla nascita ripercuotendo con ciò riflessi di varia natura sia a livello emozionale sia a livello fisico.
Parrebbe che lo scopo di questa procedura sia riagganciare il primo nucleo di coscienza,quello che ha integrato il primo e spesso unico contenuto del Sè (ciò che è definita coscienza "anale" tanto per intendersi).
Il risveglio dal coma segue lo stessa procedura ed , è il caso dei mancati risvegli, è possibile che in quei casi questo processo psichico di attivazione fallisca il suo obiettivo.
Taluni comportamenti consuetudinari e ripetitivi al risveglio parrebbero rappresentare simbolicamente i passaggi ( in taluni casi tormentosi, in altri casi ritualizzati) di quel processo psichico di riattivazione .
Processo che talora fallisce l'obiettivo lasciando tracce più o meno pesanti nella condizione emozionale e comportamentale del soggetto.*
Diciamo che quei passaggi psichici inconsci ed i loro riflessi emozionali e somatici potrebbero essere assimilitati , ogni volta, ad una sorta di "refresh di memoria" della coscienza attraverso il ripercorrere ogni volta la sua (della coscienza) storia personale.
(*) Il che è il risultato dall'essere "sceso dal letto dal lato sbagliato".