Sarei restio a distinguere i sogni in “grandi” ed in “piccoli”. Penso piuttosto che i sogni siano tutti fondamentali.

Alcuni ripropongono il senso delle esperienze vissute (soprattutto, ma non solo, infantili) e molti altri forniscono alla coscienza le varie “tessere” per costruirvi ivi l’immagine del proprio Sé.

Uno di questi sogni che racconta di una esperienza fondamentale è quello di cui riferisco  e che grazie ai suoi simboli fa una ricca sintesi dell’intero percorso di crescita psichica , percorso durato un gran numero di anni.

Sarei inoltre restio a definire taluni di quei simboli come simboli archetipici anche se è evidente che essi hanno un valore non so se universale ma sicuramente comune ad una qualche parte (non so quanto rilevante) di umanità.

E che taluni corpi mitologici pur richiamano e riferiscono.

Per dirla semplice allo stato ho parecchie perplessità circa la definizione di inconscio collettivo , scoperta o invenzione che viene accreditata come una delle intuizioni più rilevanti di C.G. Jung.

Passiamo al sogno.

Il sogno inizia (ed il percorso di crescita inizia) con la rappresentazione di una importante esperienza di vita vissuta nella età adulta (e più precisamente “nel mezzo del cammin di nostra vita”).

Una esperienza affettiva e sentimentale che può ben definirsi come un significativo ampliamento dell’esperienza , ampliamento che ha costituito la fase iniziale di un processo di crescita in consapevolezza, processo però che in quella fase era del tutto inconscio.

Dopo la rappresentazione di quella esperienza il sognatore discende le scale e nell’ingresso scopre

una macchia di vegetazione , di verde, la quale rappresenta la sua psiche inconscia e dissociata ,una psiche che si potrebbe dire allo stato vegetativo.

Inoltre nell’ingresso egli pensa di essere una donna (ciò rappresenta la condizione di indifferenziazione tipica dell’individuo inconscio e dissociato da sé).

Da quella macchia di vegetazione sorge un grosso serpente che punta contro il sognatore.

Questo simbolo fondamentale rappresenta il manifestarsi del Sé inconscio.

Il serpente subito dopo si erge in verticale , s’ingrossa e si trasforma in una grande anfora con un manico solo.

Nasce così una rappresentazione dell’inconscio i cui contenuti sono accessibili solo con l’intelligenza intuitiva (un manico solo = una delle due forme di intelligenza, l’intelligenza intuitiva,  (l’altra è ovviamente l’intelligenza razionale).

Accanto alla macchia di verde ed al serpente c’è un bambino , il quale forse pensa che il serpente ecc. sia una cosa finta. Rappresenta la nascita del “bambino divino” (così definito ed indagato da Jung) , simbolo che rappresenta la nascita della nuova coscienza , della ancora bambina coscienza di sé.

Il sognatore cerca di allontanare il bambino dal serpente temendo che quest’ultimo sia pericoloso per il bambino stesso. Si manifestano così e si rappresentano le resistenze della condizione dissociativa e della vecchia coscienza.

Appare ora “la padrona di casa” la quale rassicura il bambino ed il sognatore. Essa fa parte del luogo, di questo ingresso pieno di piante. Rappresenta l’insorgenza , il manifestarsi della libido, della energia psichica e sessuale che acquieta con il suo esistere e con la sua presa di coscienza  la psiche stessa.

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