La presenza del conflitto primario tra coscienza dissociata o castrante e l’inconscio ed i suoi contenuti implica una quantità di effetti collaterali connessi con la funzione compensatoria dell’inconscio.
Per cui se a livello cosciente si ama qualcosa nel profondo dell’inconscio si struttura per quella stessa cosa un odio profondo o un senso di orrore verso di essa.
E ovviamente viceversa.
Se si odia qualcosa a livello cosciente nel profondo dell’inconscio intensamente la si ama.
Questo dualismo costituisce un ulteriore elemento di conflitto tra coscienza ed inconscio.
Il fatto è che l’inconscio come si è detto tenta come pụ di compensare l’unilateralità della coscienza contribuendo a strutturare l’adattamento psichico possibile ai fini della sopravvivenza.
E’ per questo che quando i filosofi parlano del bene e del male (ovviamente con le iniziali al maiuscolo) non sanno probabilmente di cosa stanno parlando.
L’essere umano a causa del suo essere inconscio e coscienza vive costantemente quel dualismo conflittuale almeno fino a quando non riesce a prenderne coscienza superando i due termini opposti del conflitto in una sintesi a livello superiore.