Ci sono alcuni che fanno belle copie di quadri famosi , copie che sembrano uguali ai quadri veri.
Altri copiano il compito del compagno di banco.
Altri ancora copiano un verso di un poeta importante o un accordo musicale di un noto musicista.
Nel caso dei quadri talora desta più ammirazione una bella copia ben fatta di un quadro famoso piuttosto che un originale dettato da una striminzita creatività.
La pulsione al copiare nasce dal profondo della psiche.
La coscienza dei bambini copia la configurazione della coscienza dei genitori e così facendo essa diventa simile a quella.
Questa cosa si chiama apprendimento per emulazione.
Se ci si pensa bene anche un processo di crescita psichica altro non è che un continuo copiare della coscienza rispetto ai tanti segmenti significativi che l’inconscio propone ad essa nei sogni.
La coscienza copia questi segmenti e li incolla in sé stessa .
Costruendo così in sé una immagine fedele della reale natura dell’individuo dentro il cui cranio essa ronza continuamente.
Buon per noi !
Copiando fedelmente in sé stessa (tecnicamente ciò si chiama “prendere coscienza) l’immagine del proprio Sé la coscienza la smetterà finalmente di costringere l’individuo a fare cose che egli non vorrebbe fare o ad impedirgli di fare altre cose che egli intensamente invece desidererebbe fare.
Com’è ovvio queste costrizioni contrarie o lontane dalla reale natura dell’individuo si definiscono “coazioni a ripetere”.