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E’ nell’esperienza di molti che se qualche volta ci accade qualcosa di buono si viene talvolta colti dalla sensazione di un guaio incombente, di una disgrazia vicina,
Questo collegamento emozionale , apparentemente incomprensibile, tra il bene ed il male è nella esperienza inconscia di molti.
Nella primissima infanzia quando i primi contenuti istintuali del Sé del bambino/a hanno cominciato ad affiorare nella sua piccola coscienza con il suo carico di libido, di affettività , ecc. questa esperienza positiva in molti casi veniva subito seguita dalla inconsapevole brutale castrazione operata dall’ambito parentale.
Questa esperienza antica con la sua successione di gioia e di tragedia resta marcata nella coscienza e si ripropone pari pari ogni volta che qualcosa di buono, di dolce, di positivo ci accade.
Questa cosa è ben rappresentata in un bel film “La leggenda del Re pescatore”.
Quando le cose sembrano volgersi al meglio per il protagonista, Parry, ecco che arriva il cavaliere nero e la disgrazia incombente che lo massacra.
Nel film la salvezza è nella ricerca e nel ritrovamento di un calice (che Parry ritiene essere il Santo Graal) ovvio simbolo dell’inconscio salvifico .