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Con Nicola Tesla si evidenzia un curioso e raro fenomeno psichico.

Un individuo raggiunge inconsapevolmente un considerevole sviluppo di una delle funzioni della coscienza (nel suo caso la funzione razionale o funzione pensiero che dir si voglia ) a scapito dello sviluppo di altre funzioni della stessa coscienza .

E qui sta l'anomalia psichica di uno sviluppo squilibrato il quale, per compensazione alla mancata crescita psichica, investe l'energia dove può.

Dove la condizione dissociativa e le resistenze consentono.

Tale sviluppo squilibrato ed eccezionale della funzione razionale (non certo patologico in sé ma segno di uno squilibrio severo nello sviluppo della intera  coscienza )  ha prodotto in Tesla uno straordinario inventore nel campo delle onde elettromagnetiche, della elettricità, della radio , ecc.

E gli ha fatto produrre una grande quantità di invenzioni molte brevettate ,altre no che in una certa misura sono diventate preda di inventori più furbi o più accorti (Marconi per dirne uno).

Invenzioni che a tutt'oggi non risultano nemmeno sfruttate appieno.

Mi pare di capire che Tesla non teorizzava principi e non sviluppava equazioni matematiche predittive ma "vedeva" nella sua mente l'apparato da costruire e lo realizzava

La condizione psichica di massa e la sua condizione dissociativa implica quindi  l'esistenza di una intelligenza media di massa che impedisce di comprendere ciò che intelligenze , che hanno raggiunto stadi di sviluppo maggiore e che capiscono perciò di più, hanno capito (Einstein e la teoria della relatività).

E quella nuova conoscenza rimane per un certo periodo inapplicata e, sebbene  nota , viene considerata come sconosciuta.

Qualcosa di simile alla materia oscura la quale si sa che esiste e misurabile e quantificabile ma nessuno   sa dove sia e come sia fatta.

C'è , esiste ma è fuori dalla capacità di comprensione degli scienziati.

E’ questa una curiosa forma di cecità intellettuale che dipende dalla massificazione emulativa delle coscienze che emulano al ribasso le loro pur notevoli potenzialità.

Come se le coscienze dissociate avessero "paura" di pensare e di capire per non urtare la suscettibilità delle loro stesse resistenze.

Come se la razionalità non riuscisse ad accettare di non essere l'unica forma di intelligenza che il cervello può esprimere.

Terrorizzata dalle sue stesse resistenze.

     (scritto il 19/2/23)

 

 

 

 

 

 


 

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