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Accadde un giorno, tra una interpretazione onirica ed un’altra, che affiora alla coscienza un insight.

Il quale fa capire qualcosa circa i mutamenti quantici degli elettroni.

E fa capire che ogni configurazione quantica di essi metadice qualcosa ed ogni mutamento quantico produce una informazione quantistica che attinge TUTTI gli elettroni di coppia di quell'elettrone.

Controlla qui, controlla là e nessuno ne parla o ne scrive.

O se qualcuno ne ha scritto io non l'ho trovato.

Sarebbe quindi con tutta evidenza una “RIVELAZIONE” intuitiva o se sì preferisce una “ILLUMINAZIONE”.

Avendo vissuto, in tanti anni di interpretazioni intuitive dei sogni, una certa quantità di insight talora stupefacenti, dico che si tratta SOLO di un altro insight come tanti.

Solo che non riguarda il significato di un sogno ma un principio di fisica quantistica.

A quanto pare del tutto sconosciuto alla scienza.

Sul quale si può lavorare.

Sul quale si può ragionare.

Sul quale si può costruire.

E lavorandoci su affiorano altre intuizioni spontanee e qualcosa si comincia a capire circa il rapporto tra gli elettroni delle molecole che costituiscono le cellule organiche e tali cellule.

In particolare con le cellule neuronali e le informazioni, vere o false, che siano in esse memorizzate.

Ma come mai facendo una autoanalisi per conoscere sé stessi viene fuori un insight di questo tipo?.

Perché, EVIDENTEMENTE, il cervello funziona utilizzando meccanismi di fisica quantistica essendo esso pure costituito da molecole, atomi ed elettroni e quant’altro.

E quindi anche quell’“insolito” ’insight metadice in qualche modo di mè stesso e di come funziona la mia psiche.

Certo manca ogni forma di sperimentazione scientifica possibile che possa confermare o smentire quelle intuizioni e la costruzione concettuale che da esse è derivata.

E, lavori in corso, che si fa?.

Ci si siede sulla porta di casa in attesa che qualche scienziato iperrazionale, che le intuizioni non sa nemmeno dove stanno di casa, faccia, se possibile, gli esperimenti del caso?.

No, si va avanti a ricercare, a interpretare, a capire , a sbagliare, a dubitare, ecc.

                                    (scritto il 17/1/25)

 

 

 

 

 

 


 

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