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Da un sogno: “Il sognatore entra in bici (dall’interno della casa) nel cortile anteriore della casa della dottoressa e con la ruota davanti entra in un’area di terreno ricoperta da una specie di rete antizanzare messa a zig zag, orizzontale sul terreno, sostenuta da stecche orizzontali.
Vi entra per sbaglio fermandosi di colpo alla prima fila di stecche. Non si era mai accorto che avevano messo questa rete forse per gli uccelli ecc. Se ne accorge all’ultimo momento e si ferma. Andando più avanti si accorge che il pezzo di terra più avanti è stato ora coltivato ad orto con piante molto rigogliose sostenute da file di canne verticali la cui direzione è perpendicolare a quella delle stecche di prima.”
Nel corso dell’imprinting infantile la prima ad essere investita dalla comunicazione dell’ambiente parentale infantile è la coscienza a specchio del bambino/a.
E’ questa comunicazione che struttura in essa protesi del falso sé , cioè un’area di irrazionalità e di dissociazione, quando quella comunicazione parte da coscienze adulte irrazionali e dissociate.
La terapia analitica provvede invece ad accompagnare lo sviluppo e la crescita del Sé nella coscienza fino a quella che può definirsi come l’adolescenza ela maturità sessuale del Sè. Dopo di che inizierà per l’individuo l’età psichicamente adulta.
Per certo versi il processo (anche se la tecnica è ovviamente immensamente diversa ) è simile ai comportamenti di un ambito familiare che assecondi ed aiuti amorevolmente la crescita fisica del bambino.
L’ultima fase di quel processo è la trasformazione ed il mutamento della coscienza a specchio che come si è detto è la prima nel corso dello sviluppo e dopo la nascita ad essere investita dalla comunicazione sensibile dell’ambito parentale infantile.
Per certi versi il processo di entrata e di uscita delle informazioni strutturanti nella coscienza a specchio risulta essere invertita rispetto a quel processo che in informatica, per quanto riguarda certi buffer, si definisce come L.I.F.O. (last in first out), ultimo ad entrare primo ad uscire).
Nel caso della coscienza a specchio il processo risulta invertito in first in last out (F.I.L.O.) . Cioè le prime informazioni entrate nella coscienza a specchio sono le ultime ad uscirne (cioè dopo che se ne è presa coscienza).
E di conseguenza la trasformazione della coscienza a specchio avviene alla fine del percorso di crescita.