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E' nel campo delle possibilitą che il primo componente del Sč (ed in uno stragrande numero di casi l'unico) del quale l'ambito parentale consente inconsapevolmente l'integrazione sia un componente istintivamente dotato di capacitą rimovente.
E per questo che nascerebbe la denominazione di "coscienza anale " in quanto la funzione di questo componente del Sč sarebbe appunto quello di espellere ciņ che la coscienza valuta come scorie da eliminare da sč per mantenere il proprio equilibrio ed il proprio status suo.
La condizione dissociativa assegna implicitamente a questa funzione l'incarico di "buttafuori" con la conseguenza che ogni contenuto inconscio non integrabile, a causa della assenza della funzione intuizione, viene automaticamente respinto e rimosso.
L'attivitą rimovente di questo particolare componente del Sč viene enormemente potenziato in presenza di complessi di castrazione.
I quali, tra l'altro, possono essere agiti per esempio nei comportamenti che sviluppano una ripetitivitą compulsiva ed ossessiva nei confronti della pulizia e simili.
Questo primo componente del Sč č quello che dovrebbe diventare , ove l'ambito parentale lo consentisse, quel componente che in altre parte di questo lavoro č stato definito come "una testa di ponte".
Cioč l'accesso privilegiato e NORMALE dei contenuti istintuali dell'inconscio primo tra tutti il primo germe di funzione intuizione.
In un ambito parentale composto da genitori coscienti di Sč a quel primo affioramento seguirebbe perņ con ogni probabilitą "l'intero pacchetto" vale a dire un simbolo totipotente il quale rappresenterebbe nel suo signficato sia il processo di crescita psichica che il Sč.
E l'infanzia e l'adolescenza sarebbero il campo temporale nel quale quel processo svilupperebbe e dispiegherebbe il suo radicamento nella coscienza del bambino/a e dello adolescente.