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Sono come due fratelli che si odiano.
Quando c’è il primo il secondo scappa via e quando il primo va via il secondo si fa vedere.
Il dolore si fa sentire ma quando esso viene rimosso dalla coscienza apparentemente non c'è più.
In realtà esso è come un bambino rinchiuso in una profonda cella buia.
E da lì piange ed urla il suo terrore.
Ed in un modo o nell'altro si fa sentire direttamente o indirettamente anche ai "piani alti" ed avvelena ogni istante della vita
E di dolore, dentro, ciascuno ne ha molto, moltissimo.
Anche se nemmeno lui lo sa.
Il dolore del Sè negato è tra i più forti e strazianti dei dolori possibili.
E se non si ha “l'unguento” giusto per curarlo dura tutta la vita e si fa sentire in altri terribili dolori che apparentemente non c'entrano nulla con lui ma invece da lui , dal suo straziante dolore, sempre derivano.
(scritto il 20/2/23)