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La configurazione della coscienza esalta o deprime, sulla base di quel “filtro”, la sensibilità percettiva dell’ego rispetto agli oggetti, agli eventi, ecc..
Per cui cose vivamente notate da uno vengono completamente ignorate da altri.
La percezione dell’ego viene esaltata o viene depressa fino alla cecità a seconda del significato che la coscienza (ma non l’ego) “legge” nell’oggetto o nell’evento e dall’atteggiamento che le schermature o le aperture della coscienza stessa ha nei confronti di quel significato inconscio.
E’ questa cecità indotta dalla coscienza che impedisce la percezione e la comprensione dei tanti fenomeni di sincronicità che pure attraversano la vita di ciascuno.
I loro significati inconsci esattamente come quelli dei sogni, sarebbero , se fossero colti, una imperdibile occasione di mutamento per quelle coscienze.
Che invece considerano ogni possibile mutamento un loro nemico mortale.