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Dà sempre fastidio.
O vuole superare a tutti i costi, o sta troppo sotto o condiziona la marcia di quella davanti.
Il fatto è che la coscienza cognitiva (la macchina che sta dietro) è sempre un pò più avanti della coscienza percettiva (la macchina davanti).
La prima integra prima i significati del Sé.
Mentre la seconda, la coscienza percettiva, è sempre più lenta.
Ciò dipende dal fatto che essa per integrare i significati del Sé ha bisogno del fenomeno di sincronicità il quale dalla realtà sensibile gli “serva” quel nuovo significato.
E quindi la coscienza percettiva si sente continuamente “sollecitata dalla macchina che sta dietro”.
(scritto il 22/2/23)