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Viene convenzionalmente così definito il primo nucleo formatisi della coscienza nel quale fin troppe volte il processo di crescita psichica ha fallito il suo progetto ivi concludendosi.
Si può immaginare la coscienza anale come un bambino/a molto piccolo che non ha ancora imparato a tenersi pulito.
Ciò in quanto quella piccola coscienza infantile non ha ancora appreso la propria capacità rimovente , funzione la quale mantiene pulita la coscienza dai propri stessi “escrementi” mantenendone l’equilibrio.
La coscienza di protesi che si struttura ad immagine dell’ambiente parentale a partire da quel fallimento ha invece di suo una potente capacità rimovente e formidabili resistenze contro ogni intruso che si affacci alla porta (rectius: contro ogni contenuto dell’inconscio che tenti l’affioramento alla coscienza).