Racconta Camilleri in un suo piccolo libro di memorie “Certi Momenti” un episodio relativo a Stefano D’Arrigo, autore del romanzo “Horcynus Orca”.

Romanzo che è , com’è noto, un grande capolavoro di invenzione linguistica.

Oltre che densissimo di rappresentazioni simboliche (e di significati) riguardanti la psiche del suo autore.

Racconta Camilleri che quando Elio Vittorini voleva pubblicare sul “Menabò” una anticipazione di cento pagine di quel romanzo, intitolandole “I giorni della Fera”, aveva chiesto all’autore un glossario per rendere quelle invenzioni linguistiche più comprensibili al lettore.

D’Arrigo si era categoricamente rifiutato di farlo disposto   , pur di non redigerlo, anche a rinunciare alla pubblicazione.

Dopo che Camilleri aveva scritto il suo secondo romanzo “Un filo di fumo” ne aveva regalato una copia a D’Arrigo.

Il quale aprendolo e vedendo che alla fine era riportato un glossario aveva buttato via di scatto il libro e con occhi fiammeggianti aveva dichiarato all’amico che la loro amicizia era finita.

Ci sono voluti tre mesi a Camilleri per riuscire a riallacciare quella amicizia e quando finalmente ci riesce Camilleri chiede timidamente  a D’Arrigo se poteva ridargli la copia del suo libro.

D’Arrigo assente a patto che Camilleri tagliasse via dal libro con una lametta le pagine che contenevano il glossario.

Ma che diavolo c’era di tanto scandaloso in un glossario ?.

Il glossario traduce certi termini da un linguaggio ad un altro.

Esattamente come la funzione intuizione che traduce i linguaggi simbolici in significati.

Una coscienza dissociata che odi i contenuti istintuali dell’inconscio è ostile anche a tutto ciò che quei contenuti possa avvicinarli ad essa per mutarla.

Da qui l’ostilità apparentemente irragionevole di D’Arrigo verso i glossari.

Peraltro Stefano D’Arrigo nel suo grande romanzo aveva rappresentato proprio l’inconscio ed i suoi contenuti, dapprima malevoli e poi salutari,   con notevole  dovizia di creatività nel personaggio principale del suo romanzo :L’orca appunto, l’orcaferone , l’Horcynus Orca.

Feroce e poi benevolo immenso animale  “mostruoso” , castrato ed immobilizzato (!)  dalle feroci “fere” ,  che alla fine nutre di sé l’intero villaggio.

 

 

 

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