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Questa cosa non mi è ancora ben chiara e definita.

Cercherò di farne qui una prima approssimativa descrizione riservandomi di definirla meglio ,se possibile, nel seguito.

C'è il mondo degli eventi reali e degli eventi psichici.

La cosiddetta , almeno in parte , realtà sensibile .

La quale è ben poca  cosa rispetto al totale della realtà.

Essa è sottesa dal mondo della materia elementare , immenso ed indescrivibile.

Tutto ciò che accade nella realtà sensibile e nella realtà psichica è indotto da sottili mutamenti quantici di quella materia.

Le cose , gli eventi che nella realtà sembrano tra loro lontanissimi sono sottesi da piccoli "grumi" di materia elementare i quali connettono quegli eventi, apparentemente lontanissimi tra di loro ma dei quali l’individuo è sempre al centro, grazie al loro comune significato.

Il quale è ,nella realtà della materia , una semplice informazione quantica la quale nel suo mutare "muove il mondo".

In quella realtà, la realtà della materia,  non esiste nè spazio nè tempo per cui ciò che nella realtà sensibile è accaduto mille secoli fà è presente nella materia elementare, sotto forma di configurazione quantica , ancora oggi .

Così come ciò che accadrà tra mille secoli è egualmente attuale , sotto la stessa forma, già da oggi.

Non so come si attualizzi il futuro o come ,  a sua volta ,  si attualizzi il passato.

Certo è , in quest’ultimo caso, che la Storia parrebbe riproporsi sempre uguale  nei suoi significati anche se in forme diverse.

Le leggi che regolano la materia dell'Universo appartengono ad un ordine superiore probabilmente del tutto incoglibile da parte della mente umana, per quanto evoluta.

La materia elementare è una piattaforma comune al tutto e grazie all'entanglement quantistico in essa tempo e spazio non esistono.

Ciò spiega da una parte la necessità di prendere coscienza dei significati delle esperienze vissute (ed inconsce) diversi decenni fà in modo da renderli inattuali , inertizzandone la loro perniciosa influenza psichica.

E dall'altra parte il fatto che taluni individui (esclusi i fenomeni da baraccone) abbiano la capacità di prevedere il futuro.

In qualche modo la loro coscienza* riesce ad accedere alle configurazioni quantiche che lo definiscono in attesa di attualizzarsi.

Sarebbe da capire se questa singolare forma di "presa di coscienza" inertizzi quella  configurazione quantica , che si è  cosi svelata, annichilendo la possibilità che quel futuro si realizzi .

Realizzando in questo modo il paradosso che colui che prevede il futuro per questo solo fatto ne rende impossibile il verificarsi.

(*) Si tratterebbe insomma di una qualche forma di consapevolezza la quale, pur ignorando la condizione psichica attuale del soggetto,   è come eccentrica rispetto all'oggi.

 

 

 


 

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