Se si organizza una certa cosa (qualsiasi cosa , attrezzo , configurazione, metodologia, arredo di una stanza , ecc.) durante la sua attuazione o durante il suo impiego si scopre spesso che c’è un qualche modo, un certo spazio, una ulteriore possibilità  per migliorare.

Si attua il miglioramento o il perfezionamento e durante la successiva sperimentazione si scopre che ancora si può fare di meglio.

Questa spinta inconscia ed istintuale, diciamo pure naturale,  al rendere più efficiente ed efficace un qualsiasi sistema ci dice, in una certa misura, nientepopodimeno che della fondatezza della teoria più che consolidata della evoluzione delle specie, della spinta evoluzionistica della vita rispetto alle contropressioni ambientali.

Ci dice che la spinta , la pulsione se si preferisce, al miglioramento dei sistemi è meccanismo assolutamente innato in ogni cellula del vivente.

Partendo da quella pur piccola osservazione sulla inconscia spinta al miglioramento si capisce anche l’inesauribile spinta al mutamento che incita la funzione onirica a proporre notte dopo notte per  tutta la vita dell’individuo (purtroppo il più delle volte invano) una soluzione ai suoi problemi psichici così come gli sono stati inflitti nel corso dell’imprinting infantile.

Perfino i sintomi e le patologie psicosomatiche , per quanto affliggenti, metadicono di questa spinta al mutamento ed al miglioramento del sistema psiche.

A fronte di una coscienza schermata, chiusa, ottusa il sistema individuo cerca continuamente strade per rappresentare a quella coscienza ciò che essa pervicacemente rifiuta e che sarebbe  invece “farmaco” per il suo mutamento e per la soluzione dei suoi problemi.

Quei sintomi parlano ad una coscienza sorda ma soprattutto ad un ego inconscio che , unico in quel sistema , ha lo straordinario potere mutageno di assumere su di sé la responsabilità della propria vita.

 

 

 

 

 

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