Uno dei tratti caratteriali tipici del Narciso è l’esibizionismo.
Egli deve continuamente dire e mostrare di sé ciò di cui la sua coscienza è irragionevolmente fierissima.
E ciò di cui essa è così intensamente fiera è esattamente il nulla.
La coscienza del Narciso non ha assolutamente nulla di sé , nulla del suo Sé.
E’ il vuoto pneumatico riempito da solidi costrutti del falso sé , talora mirabilmente riusciti.
Ed il Narciso allora mostra al mondo il suo mirabile vuoto, la sua perfetta nullità.
E tanto più evidente appare quel vuoto , quel nulla, tanto più egli sente il bisogno di manifestarlo in ogni modo possibile.
Talora il Narciso è rivestito da solenni panni intrisi di cultura, anche alta , che però in nulla possono scalfire o controllare dell’orgoglio insensato , quell’autostima smisurata ed irragionevole che talora confina con il delirio.
Il Narciso , così perfetto perbacco, ha però un nemico.
Ed il suo nemico è … il suo stesso Sé, l’opposto del Narciso
Il quale spinge e sospinge , freme e si dibatte per potersi manifestare in qualche modo attraverso quella spessa parete di ferro che la coscienza del narciso gli oppone.
Talora si tratterà di un piccolo fastidioso sintomo talaltra di un qualche dolorino insistente oppure si tratterà di una patologia conclamata .
Altre volte saranno delle idee deliranti che invece segnaleranno la voce negata del Sé.
Altre volte ancora saranno gli eventi della realtà del Narciso a manifestare quel Sé negato a quella cieca coscienza.
Il Narciso è spietato con il proprio Sé ed il Sé è a volte spietato con il suo feroce nemico ,il Narciso appunto.