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Se uno si dovesse trovare di fronte ad una altissima parete verticale di una montagna sentendo di doverla scalare pur non avendo a disposizione né l’esperienza né gli strumenti per poterlo fare probabilmente il sentimento dominante sarebbe un senso di inferiorità.
Giustificabile data l’immensità della parete e la propria complessiva palese inadeguatezza.
Questo sentimento è esattamente il sentimento che l’individuo prova di fronte pressochè a tutto quando il suo Sé ha fallito più e più volte il tentativo di scalare non una montagna di pietra ma una coscienza ferrigna ed ostile .
Il senso di inferiorità può accompagnarsi , nei casi migliori, ad una eccessiva timidezza , a grosse difficoltà di rapportarsi con gli altri, ad una difficoltà di inserirsi negli ambienti umani.
Ad un sentimento rinunciatario infine.
La storia di questi sentimenti frenanti e bloccanti è a ben guardare la storia del Sé negato.