Questa non è una semplificazione.

Chiunque tragga godimento o gratificazione dall’uccidere esseri viventi (per non parlare dal tormentarli) siano essi formiche , pesci, uccelli , elefanti o esseri umani svela perciò stesso un tratto pericoloso ed inquietante del suo essere.

Svela cioè il suo essere afflitto da un complesso di castrazione.

Non c’è bisogno di nessuna  analisi approfondita per giungere a questa conclusione.

Quei comportamenti e quei sentimenti sono di per sé sintomi disvelatori di quella condizione psichica.

Questo per quanto riguarda la diagnosi.

Per quanto riguarda invece la cura  il discorso è ben diverso.

 

 

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