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Mentre la coscienza cognitiva si collega all'inconscio e sviluppa di conseguenza il proprio processo di crescita psichica grazie alla funzione onirica ed alla funzione intuizione parrebbe che la coscienza percettiva (la quale gestisce i segnali sensoriali) non sia funzionalmente connessa e connettibile con l'inconscio.
Cosa che appare francamente come una stortura se non una follia evoluzionistica..
La coscienza percettiva è tra l'altro la parte della coscienza infantile che per prima , subito dopo la nascita, viene attinta dalle comunicazioni sensoriali che strutturano in essa l'imprinting infantile.
Si potrebbe pensare che essa sia funzionalmente l'organo psichico preposto alla costruzione dell’adattamento sociale negli animali c.d. sociali (compresi ovviamente gli appartenenti alla specie umana):
- “L'ambiente è composto da individui dissociati ? . L'imprinting infantile strutturerà coscienze percettive infantili (e poi adulte) dissociate.” (e quindi perfettamente adattate all’ambiente parentale che le ospita).
- “L'ambiente è composto da individui variamente psicopatici ?. L'imprinting infantile strutturerà coscienze percettive infantili (e poi adulte) variamente psicopatiche.”(E quindi perfettamente adattate a quell’ambiente).
Ciò detto quindi concorrono nel mutamento dell'imprinting infantile, il quale struttura per primo la coscienza percettiva, i fenomeni di sincronicità.
Essa coscienza percettiva , a seguito del processo di crescita che ha già attinto la coscienza cognitiva , assume in sé, mutando, i significati del proprio Sè grazie agli stessi significati assunti e veicolati da quei fenomeni ed eventi reali sincronici.
In una fase più avanzata di quel processo di mutamento può accadere che i fenomeni di sincronicità attingeranno, inducendoli, taluni sintomi somatici, sensorialmente percepiti, che quei significati continuano a veicolare.
Quello che succede nella realtà psichica del processo di crescita , stante la funzione della coscienza percettiva di strutturare adattamenti all’ambiente reale, è modificare l’adattamento primario strutturatesi subito dopo la nascita, e fin quì chiamato “imprinting infantile“, ottenendo volta a volta , grazie ai fenomeni di sincronicità, il “consenso” dell’ambiente reale nel quale l’individuo si trova a vivere.